venerdì 10 febbraio 2012

LA VALIGIA (prima parte)



Il fatto di cronaca

Fasci di sole pomeridiano penetravano dalle ampie vetrate della Biblioteca de Catalunya, ma Edoardo non riusciva ancora a venire a capo della sua tesi di Ph.D in Scienze Politiche sulla Violenza politica della Triple A[1] in Argentina dal 1973 al 1976. Salvò le correzioni effettuate nel file e spense il notebook Vaio, che si portava dietro ormai ovunque. Quella biblioteca-monastero era un ottimo rifugio nel centro di Barcellona, ma quel giorno non riusciva proprio a concludere nulla di buono. Uscì, imboccando il Carrer de l’Hospital, diretto al quartiere del Poble Sec. Frotte di maghrebini si assiepavano attorno a due tizi che se la stavano dando di santa ragione: fece subito capolino la sirena dei Mossos d’Esquadra, di solito molto energici in tali evenienze. Per non avere guai imboccò una viuzza stretta e sporca; negli androni delle case alcune prostitute basse e grasse lanciavano le loro provocazioni verbali. Sbucò accanto alla moschea tranquilla, proseguì, altre prostitute oziose si offrivano per la via. Finalmente uscì da quella suburra quotidiana e si diresse trafelato verso il Poble Sec, subito dopo il vecchio Molino. Si sarebbe cambiato e avrebbe fatto jogging: ciò gli avrebbe di certo chiarito le idee. Dopo qualche minuto si stava già inerpicando su per il parco del Montjuïc, ideale per andare a correre. Giunse presso il belvedere turistico, che dava sulla città e sul porto punteggiato di container colorati. Ma gli piaceva addentrarsi spesso per quei sentieri in mezzo al bosco, che scendono giù finché non s’interrompono in qualche crepaccio. Gli piaceva osservare da lì le navi che attraccavano nel porto e i gabbiani che tracciavano circoli sopra il monte sghignazzando. Ma stavolta la sua attenzione fu attratta da un altro particolare. Giù, nella scarpata, in un leggero avvallamento, sembrava esserci un corpo supino e immobile. Conosceva i sentieri che scendono giù a zig zag tra i massi scoscesi e decise di avventurarsi da quelle parti per capire meglio di che si trattava. Era sempre più evidente che si trovava a poca distanza da un corpo senza vita, il giovane corpo di una ragazza con una camicetta semiaperta e una minigonna lacera. Ma il dettaglio più agghiacciante era costituito dal viso sfigurato dal gran numero dei colpi di pistola ricevuti, forse una decina. Ciò lo impressionò, ma non corse subito alle dovute conclusioni. Avvertì la polizia. Dopo un quarto d’ora, i Mossos erano già lì. Si trattava probabilmente di una prostituta. Un regolamento di conti. Un avvertimento per le altre. Un episodio non così raro a Barcellona. Ma Edoardo non riuscì a convincersi di quella versione. Tuttavia, dopo qualche giorno d’inquietudine pensosa, dovette tornare alla sua tesi. Tutto ora gli appariva più oscuro.


[1] Triple A (AAA): Alleanza Anticomunista Argentina.

Nessun commento:

Posta un commento